Area Psicomotoria
Area Psicologica
Area Espressiva
AREA LOGOPEDICA – DSA – SUPPORTO ALLO STUDIO
AREA MEDIAZIONE FAMILIARE
La psicomotricità è uno strumento per ascoltare, conoscere e accompagnare i bambini nel cammino di crescita. La pratica psicomotoria sostiene il bambino nello sviluppo armonioso e globale della personalità, lo aiuta a maturare sicurezza, a conquistare autonomia, a sviluppare capacità intellettive, ad interagire positivamente con gli altri.
La sala di psicomotricità con spazi tempi e materiali specifici (cuscini, materassi, palloni, tappeti, costruzioni in legno e plastica) offre la possibilità di vivere il piacere senso-motorio, il gioco simbolico, il gioco cognitivo.
Il setting psicomotorio è pensato per facilitare un rapporto evolutivo e sereno con l’ambiente, gli oggetti e le persone. Si tratta di un percorso di sintonizzazione con il bambino grazie a speciali capacità di ascolto e accoglienza.
Un percorso che stimola il passaggio dal movimento al pensiero e permette di entrare in un rapporto evolutivo e sereno con lo spazio, gli oggetti, e le persone che gli sono vicine.
3-10 anni
I gruppi sono condotti da due psicomotricisti, lo spazio adeguatamente preparato, offre ai bambini la possibilità di manifestare la propria espressività psicomotoria. Si tratta di un percorso senza rigidità coordinato da psicomotricisti che giocano con il bambino in una comunicazione di ascolto e accoglienza stimolando il passaggio dal movimento al pensiero e permettendo al bambino di entrare in un rapporto positivo e sereno con lo spazio, gli oggetti, e le persone. La proposta di esperienza psicomotoria è centrata su alcuni temi fondamentali per l'evoluzione del bambino: Il piacere condiviso del gioco sensomotorio: salire, scivolare, arrampicarsi, saltare, cadere da… La presenza e l'assenza, la separazione e il ritrovamento: apparire e sparire, nascondere, allontanare e riavvicinare, dormire e svegliarsi, entrare e uscire. L'unità del corpo: cadere e rialzarsi, smontare e rimontare, disperdere e riunire, distruggere e ricostruire, ecc. L'affermazione di sé: avere il permesso di…, buttare giù le torri, salire più in alto, correre più forte, lanciare più in alto ecc.
3-10 anni
I gruppi d'aiuto sono un'esperienza di piccolo gruppo per bambini che presentino differenti difficoltà nelle tappe dello sviluppo evolutivo. I gruppi si indirizzano sia a bambini con una diagnosi specifica sia a bambini che evidenzino una difficoltà emotiva nella crescita.
Dopo una prima fase di osservazione, la terapia psicomotoria individuale è indirizzata ai bambini che presentino un bisogno specifico relativo alle difficoltà evolutive.
► Valutazione disturbi del neurosviluppo:
spettro autistico;
- ADHD disturbo dell'attenzione e iperattività;
- DSAp disturbi specifici dell'apprendimento (dislessia, disgrafia e disortografia, discalculia);
- deficit intellettivi e ritardo cognitivo.
► Valutazione disturbi della coordinazione motoria (disprassie).
► Valutazione livello adattivo e funzionamento sociale.
► Valutazione autonomie e livello di sviluppo.
► Valutazione disturbi da ansia:
- disturbi del comportamento;
- disturbi dell'umore;
- disturbi da stress;
- disturbi psico-somatici.
Usiamo test e strumenti tra i più importanti per validità e diffusione, tra cui:
Rorschach, TAT, CAT, Wartegg Test, Test del Villaggio di Arthus, Test carta-matita, Favole Duss, WIPSI-III, WISC-IV, BVN 5-11, LPAD, CBCL e self report Aseba, Vineland-II, BIA, ADOS-2, ADI-R, CARS-2, CASD, TDM-CC, GADS.
Ad ogni valutazione consegue un inquadramento clinico e una proposta terapeutica personalizzata.
"L'Arteterapia promuove le risorse creative degli individui per sviluppare benessere personale e sociale e ha come linguaggio quello dell’arte plastico-pittorica e visiva."
dal sito dell’Associazione Professionale Italiana Arteterapeuti
Piccoli gruppi di libera espressione secondo il metodo dell'arteterapia.
Massimo 5 partecipanti che sperimenteranno i materiali (pittorici e plastici) attraverso un percorso di 10 incontri.
I materiali e il conduttore saranno i facilitatori per l'espressione e la condivisione di emozioni in uno spazio protetto e di gioco.
I partecipanti potranno confrontarsi e crescere insieme sperimentando competenze e autonomie.
Nel Laboratorio Espressivo il materiale artistico funge da medium e permette un ponte di comunicazione tra noi e l'altro senza necessariamente passare dal verbale. È un metodo che aiuta ad esprimere eventi ed emozioni incanalandoli nel processo creativo.
La presenza dell'arteterapeuta è fondamentale nel ruolo di facilitatore, contenitore e specchio di questa esperienza. I gruppi saranno formati tenendo conto dell’età.
Valutazioni e percorsi riabilitativi.
La mediazione familiare è una forma di risoluzione alternative delle controversie (ADR). È un percorso nel quale, in uno spazio e in tempi definiti, le coppie in fase di separazione, separate o divorziate, possono ridefinire e riorganizzare le relazioni familiari, in particolare nella gestione dei figli. La partecipazione è volontaria, non ha caratteristiche terapeutiche e agisce al di fuori dell'ambito giudiziario. In modo simile la mediazione familiare può essere usata anche nei conflitti intergenerazionali. Obiettivo della mediazione è aiutare i membri di una famiglia a facilitare la comunicazione, attivare risorse negoziali, trovare soluzioni condivise e gestire i conflitti che sorgono all'interno dell'ambito familiare, qualsiasi sia la sua composizione. Le mediatrici familiari sono figure terze che, mantenendo una posizione di neutralità, imparzialità ed equivicinanza consentono a tutte le parti coinvolte di trovare nuove soluzioni soddisfacenti e accettabili reciprocamente.Il percorso di mediazione è strutturato in circa 12 incontri di un'ora e mezza ciascuno e viene condotto in co-mediazione, quindi con la presenza, lungo tutto il percorso, di due mediatrici.
0 - 3 anni
È uno spazio di gioco e di incontro rivolto a mamma e papà con il proprio bambino, un luogo sicuro dove potersi mettere in gioco con il proprio figlio/a, accompagnati da psicomotricisti e psicologi che stimolano e creano situazioni di scambio, di gioco, con altri bambini e adulti. Al termine del percorso è previsto un incontro finale con gli psicomotricisti e gli psicologi, per poter condividere l’esperienza psicomotoria effettuata, riflettere sul percorso del bambino/a, trattare eventuali difficoltà che emergono nella sua crescita.